Camel coat: piccola guida per scegliere il cappotto giusto

Camel coat: piccola guida per scegliere il cappotto giusto

Ho capito con gli anni e con l’esperienza maturata in fatto di shopping, che i cappotti non sono mai abbastanza. Che noi donne non siamo mai soddisfatte del nostro guardaroba, che oserei definire come un organismo complesso in perenne divenire. Quasi un concetto filosofico, insomma, che i nostri uomini così basici e semplici nelle loro cose razionali non potranno mai comprendere.

Ma soprattutto ho capito che non è affatto facile trovare il cappotto giusto.

Perchè ognuna di noi ha le sue forme, la sua statura e il proprio modo di saper indossare e rendere personali i propri capi. Non tutti i colori si addicono al nostro viso, ai nostri capelli o al nostro incarnato. E sarebbe inutile pretendere che lo stesso cappotto che abbiamo visto indossato da un’amica, da un’altra blogger o da Olivia Palermo stia bene allo stesso modo addosso a noi.

Cappotto cammello, finalmente ho trovato quello giusto per me.

Da anni desideravo un cappotto color cammello. Forse da sempre, da quando l’ho visto addosso a mia mamma in quelle foto in bianco e nero scattate a Venezia. Anni ’70, Piazza San Marco deserta. Mio padre fotografo, quello vero, con rullini e Canon analogica. Altro che le nostre reflex. Scene e atmosfere d’altri tempi, grandi ispirazioni.

Non avendo mai trovato il modello adatto a me, ho sempre rimandato l’acquisto. Poi, la scorsa settimana, mentre passeggiavo per il centro di Bologna, per caso l’ho trovato in saldo, quando ormai non lo cercavo più: un’occasione da non perdere. Ma si fa presto a dire camel… come fare una buona scelta?

Piccoli consigli per scegliere il cappotto giusto

• Attenzione al colore: il camel è un grande classico, elegante, sobrio e versatile allo stesso tempo. Non è mai fuori luogo e si presta a creare un’infinità di look. Attenzione però alla nuance di camel che scegliete, perchè il segreto sta tutto li. Se avete come me la carnagione molto chiara meglio evitare i beige tendenti al giallino. Una sfumatura tendente al rosato aiuta a non mettere in evidenza un viso troppo ceruleo. Inoltre il beige sabbia nel tempo stanca meno rispetto ai colori troppo tendenti al giallognolo.
• Attenzione alla forma: se siamo troppo magre e non molto alte non è sempre detto che gli oversize facciano per noi. Meglio una forma sfiancata, che slancia. Invece se siete formose si ai tagli morbidi e no alle sfiancature. Anche il cappotto-vestaglia richiede una riflessione in più, non si addice a tutte.
• Attenzione alla lunghezza: il cappotto dovrebbe sempre essere provato, per trovare la giusta proporzione in base alla nostra statura.
• Attenzione alla misura: il cappotto non perdona, non è come una t-shirt in cotone, che può andar bene anche di una taglia o due in più se ci piace l’effetto over. Anche soltanto una taglia in più può fare la differenza. Se è grande le maniche sono lunghe, rimane vuoto dietro la schiena in zona lombare e sulle spalle. Brutto effetto, sembriamo goffe. Al contrario, se è la taglia è un po’ piccola magari non si noterà forse moltissimo (maniche a parte), ma soprattutto ci impedirà i movimenti delle braccia. E sentirsi legate è una sensazione molto fastidiosa.
• Attenzione al materiale: che sia morbido, confortevole e caldo, il più possibile. Per questo, dico no ancora una volta ai tessuti sintetici.

Detto questo… la ricerca prosegue! Mi manca un cappotto grigio… Sono incorreggibile!

Vi ho parlato di cappotti in più occasioni: qui potete rivedere un post nel quale parliamo di come abbinare un cappotto bianco.

Indosso/wearing:

cappotto/coat: Stefanel

jeans: Dsquared

stivaletti/boots: Sarenza

occhiali/sunglasses: Cèline

borsa/bag: Michael Kors