Quando si ha bisogno di un po’ di rosa

Quando si ha bisogno di un po’ di rosa

Non sto parlando di un colore di tendenza. Per essere più precisa, non sto parlando solamente di un colore di tendenza (che amo particolarmente in inverno e in primavera). Non si tratta solo di Primrose Pink o Ballet Slipper, ma di qualcosa che va oltre. Direi che si tratta di una condizione dell’anima, una specie di bisogno di qualcosa di non ben definito, che se ne sta sospeso in quel limbo ovatatto delle cose evanescenti, tenere, romantiche e discrete. Non troppo lontano dalla dimensione dei sogni.

Piccole cose sobrie, che non danno nell’occhio ma che hanno una gran resa e un potere terapeutico.

Cose morbide e tenui, che ricordano un po’ le atmosfere delle favole, con i loro colori pastello e dai contorni non ben definiti, tanto da permettere di personalizzare molto la percezione dello spazio e dei volumi. Cose in fondo non molto lontane dalle nuvole e dallo zucchero filato.

Ma sto parlando anche di quelle cose silenziose che toccano l’anima, come un sorriso sincero, il calore di un abbraccio, uno sguardo complice. Un altro lato del limbo ovatatto di cui parlavo prima. Anche queste sono cose per me colorate di rosa. Come le parole belle, scelte con cura come un dono, da scandire con calma e a bassa voce. O da scrivere a mano, con bella calligrafia, magari con inchiostro di china nero.

Gioielli preziosi, dei quali amo circondarmi di tanto in tanto, per ricordarmi che è importante fermarsi ad ascoltare quelle piccole voci dentro di noi che spesso non sentiamo, e che ci stannno sussurrando grandi cose.

Indosso/wearing:

Cappotto/coat: Souvenir

stola e borsa/scarf and bag: Louis Vuitton

sneakers: Gucci